sabato 21 maggio 2011
POSEIDONE (NETTUNO)
Era il dio dei mari, il re delle acque, il signore dei terremoti. Una divinità potente e temuta. Eppure su di lui incombeva una sorta di maledizione. Insoddisfatto dei suoi possedimenti e dei suoi poteri, entrò spesso in conflitto con altre divinità. Ma raramente con successo.
Suscettibile, iracondo, violento, Poseidone è il signore dei flutti e delle maree, che comanda a piacimento con la punta del suo tridente. I suoi poteri, tuttavia, si estendono anche alla terra, dove può provocare temporali e terremoti e far zampillare sorgenti. Sulla terra ha anche un piccolo regno, l'isola di Atlantide.
GENEALOGIA DI POSEIDONE
Poseidone (Nettuno per i Romani) apparteneva alla seconda generazione degli dèi, quella che aveva sostituito al potere i Titani. Figlio di REA e CRONO, aveva per fratelli ZEUS e ADE, rispettivamente signori del Cielo e degli Inferi, e per sorelle la regina degli dèi ERA, la dea del focolare ESTIA e la dea della terra DEMETRA. Insieme a loro, alla nascita fu inghiottito da Crono, che temeva di essere spodestato da uno dei suoi figli, e poi rigettato con gli altri quando Zeus riuscì ad avere la meglio sul padre e a prendere il potere. Poseidone era il signore delle acque, un dominio che condivideva con la nereide ANFITRITE, che il dio rapì su una spiaggia mentre danzava con le sue sorelle. Poseidone e la ninfa ebbero tre figli, TRITONE, RODE, BENTESICIMA, ma la discendenza del dio del mare è ben più complessa e comprende figure leggendarie come Polifemo e Cariddi.
TRA TERRA E ACQUA
Poseidone è una delle divinità più antiche del pantheon greco: tavolette in scrittura lineare B ritrovate nella città di Pilo testimoniano l'esistenza del suo culto già 1500 anni prima di Cristo. A quei tempi, tuttavia, Poseidone non era ancora identificato con il dio del mare. Lo si riteneva piuttosto una divinità "ctonia", sotterranea, responsabile dei terremoti e associata ad animali come il toro e il cavallo. Solo più tardi, quando i Greci mutarono la loro economia da agricola a marina, Poseidone estese i suoi poteri anche sul mondo acquatico. Fu allora che la sua figura cominciò a essere messa in contrasto con l'elemento Terra, in quanto simbolo della fluidità e del dinamismo delle acque marine contrapposto alla stabilità del mondo civilizzato.
LA CREAZIONE DEL CAVALLO
Gli antichi greci consideravano Poseidone il creatore del cavallo e gli attribuivano l'invenzione del morso e delle redini. Per questo, ogni due anni, si tenevano in suo onore corse di carri e di cavalli a Corinto, nei cosiddetti "giochi istmici", secondi per importanza solo a quelli olimpici.
I DUE SOVRANI
Poseidone e la moglie Anfitrite governavano il mare dal loro palazzo in fondo all'Egeo. In questa reggia Poseidone teneva anche il suo celebre carro dorato, con il quale ogni giorno percorreva i mari placandone le acque o scatenando terribili tempeste con il tridente.
DOLORI DI PADRE
Poseidone ebbe decine di figli, quasi tutti malefici o mostruosi. Con la ninfa Toosa generò il ciclope Polifemo, con Medusa il bellicoso Crisaor, con Gaia la vorace Cariddi e il violento Anteo, ucciso da Eracle. Persino i sei figli maschi avuti da Alia, la prima amante, commisero ogni sorta di brutalità, costringendo il padre a sprofondarli sotto terra.
RIVOLTA FALLITA
Nei testi classici Poseidone viene solitamente descritto come sottomesso all'autorità di Zeus e rispettoso del re degli dèi. Solo Omero, nell'Iliade, gli attribuisce un tentativo di rivolta. Accadde quando Era, la moglie di Zeus, stanca della prepotenza del marito, convinse gli altri dèi a detronizzarlo. Poseidone, Apollo e tutti gli Olimpici (tranne Estia) si introdussero allora di notte nella stanza del sovrano e lo legarono al letto mentre dormiva, immobilizzandolo con lacci di cuoio. Poi cominciarono a discutere su chi tra loro meritasse di sostituirlo. Ma mentre di attardavano in litigi, la Nereide Teti, prevedendo un periodo di anarchia e di continui litigi tra gli dèi, chiese aiuto all'Ecatonchiro Briareo, che con le sue cento mani sciolse rapidamente i nodi che legavano Zeus e lo liberò. Finì così, prima ancora di cominciare, la rivolta degli dèi. Era, in quanto motore della ribellione, venne appesa per le braccia al cielo e lì lasciata penzolare per giorni, con due incudini attaccate alle caviglie. Quanto a Poseidone e Apollo, furono condannati da Zeus a servire Laomedonte, re di Troia, lavorando per lui alla costruzione della città.
LO SCONTRO CON ERA
Alleata del fratello Poseidone nella congiura contro Zeus, Era si scontrò con lui per il patrocinio sulla città di Argo. Anche in questo caso il dio del mare fu sconfitto e, per vendetta, prosciugò tutte le fonti della regione. La maledizione cessò quando Poseidone si innamorò di Amimone, figlia del re di Argo Danao, che lo convinse a restituire l'acqua alla città.
UNA GIRANDOLA DI AMORI
Oltre alla moglie Anfitrite, il dio del mare ebbe numerose amanti, divine e mortali. E, per sedurle, assunse le sembianze più strane....Invaghitosi di Teofane, figlia del re di Macedonia Bisalte, la trasformò in pecora e divenne egli stesso un ariete (dal loro amore nacque l'ariete dal vello d'oro al centro della spedizione degli Argonauti). La sorella di Poseidone Demetra tentò invece di sfuggire alle sue brame trasformandosi in giumenta e nascondendosi in una mandria di puledri. Ma il dio del mare si trasformò a sua volta in stallone e la possedette in forma equina, generando Arione, un cavallo con il dono della parola, e "la Padrona", una fanciulla di cui era proibito pronunciare il nome poichè rientrava tra i misteri del culto di Demetra.
POSEIDONE, UN DIO ATTUALE
La voce possente di Poseidone continua a parlarci e intimorirci. Se ne coglie l'eco in certi personaggi dei fumetti, come Namur, il signore di Atlantide, un eroe Marvel che, con i suoi superpoteri, è in grado di governare sulle acque e i mostri che le abitano. Agli aspetti più dark del mito si riagganciano anche film catastrofici come La tempesta perfetta di Wolfgang Pedersen (2000), dove la furia del mare in burrasca pare nascondere la volontà di distruzione di un dio irritato. Se la figura di Poseidone non trova che pochi riscontri nell'arte contemporanea (a parte qualche dipinto e un poemetto di Leopardi - ma siamo nell'ottocento - dedicato a Nettuno), non altrettanto si può dire di Atlantide, l'enclave terrestre del dio del mare. La mi steriosa isola, infatti, è ben presente nell'immaginario moderno, come testimoniano il romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari e la serie TV L'uomo di Atlantide, con Patrick Duffy.